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Virtus Biella / Club  / Dal Minivolley alle prime categorie del Settore Giovanile: quattro chiacchiere con Valentina D’Ettorre

Dal Minivolley alle prime categorie del Settore Giovanile: quattro chiacchiere con Valentina D’Ettorre

Attorno ai meccanismi della Prima Squadra ruotano e si incastrano gli ingranaggi del Settore Giovanile. Quando tutto funziona con ordine, metodo, il motore è coordinato, si dice che un Club lavora bene, che un Club pianifica. Virtus Biella al proprio motore è da sempre molto attenta, precisa, accesa su ogni particolare, dal Minivolley alla Serie B1. Collante tra le più piccole e le più grandi è certamente Valentina D’Ettorre, divisa in settimana tra il ruolo di istruttrice e allenatore delle categorie base e assistente di coach Stefano Colombo ai piani alti. Nella breve chiacchierata a margine di un allenamento del gruppo Under 12-13, ci ha raccontato attività e obiettivi delle ragazze che segue. Ecco le sue dichiarazioni.

Nonostante il Covid il Minivolley registra numeri incoraggianti…

«Rispetto alle passate stagioni le iscrizioni sono in crescita, anche se purtroppo la pandemia sta un po’ bloccando tutti i programmi. I genitori hanno timore ed è comprensibile. I numeri potrebbero sicuramente crescere molto di più, speriamo si torni presto alla normalità».

Qual è il principale ostacolo che una bambina affronta quando passa dal Minivolley alla categoria Under 11?

«La difficoltà che incontra è trovarsi in uno spazio di gioco più grande. Nel Minivolley il concetto di muovere i piedi per andare a prendersi la palla è praticamente inesistente, lì il campo è piccolo e la palla molto lenta. Nelle prima categorie invece aumentano i metri quadri di competenza, si gioca sei contro sei, e per noi che alleniamo quella fascia di età il concetto di muovere i piedi per andare a prendere la palla diventa quindi fondamentale. È la prima cosa da allenare, più del bagher, del palleggio e di tutto il resto».

Cosa ci racconti del gruppo 12-13?

«Allenare questa fascia di età è sicuramente una sfida, devi insegnare la pallavolo dall’inizio, dalle basi, dai fondamentali. Bisogna avere tanta pazienza e non aspettarsi risultati subito. Ogni bambina ha il suo tempo di apprendimento e non bisogna accellerare o creare false aspettative. Nello specifico, questo è un gruppo di bambine con le quali ci si diverte tanto. Io e Cristina Mariottini, la mia assistente, non ci annoiamo mai durante gli allenamenti perché vediamo in campo tanta passione. Sono tutte contente di venire in palestra e il nostro obiettivo è farle appassionare ancora di più. Non guardiamo i risultati, ora sono una minima parte del loro percorso. Se fin da ora lavorano bene i risultati arriveranno con il tempo, più avanti, quando saranno atlete formate e grandi per essere tali. Ora devono prendere la pallavolo solo come se fosse un gioco, ma un gioco serio. Metterci impegno e serietà e cercare di migliorarsi ogni giorno di più».

Le Under 12 hanno già affrontato il campionato Under 13. Come è andata?

«È stata un ottima esperienza. Abbiamo fatto questa scelta nonostante non fossimo allenate per disputare la categoria. Solo giocando, però, e stando in campo si impara ad affrontare le difficoltà. Sarebbe bello ora dare la possibilità anche alle più piccoline di assaggiare il campo sei contro sei, perchè è tutta la stagione che si allenano e non hanno ancora giocato una partita. Purtroppo il campionato Under 12 è fermo per Covid. Stiamo vivendo una situazione strana, atipica, con tanti punti interrogativi. Speriamo si possa ripartire il prima possibile».

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