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Virtus Biella / Prima Squadra  / Segni particolari: alla scoperta di Irene

Segni particolari: alla scoperta di Irene

Carne, baccalà…il cibo tutto, quasi una vera adorazione per Irene “Zek” Zecchini. Oggi il nostro viaggio nelle passioni delle giocatrici Virtus Biella è dedicato alla centrale, quella che in ordine temporale è la più “vecchia” del gruppo. Non ci resta che iniziare il cammino e raccontarvi tutto o almeno in parte quello che abbiamo scoperto.

Irene la conosciamo da tempo ma ci stupisce sempre per essere un vulcano di emozioni e adrenalina, anche nel raccontarci semplicemente che non ha una sua canzone simbolo ma «tanti ricordi relativi ad altrettanti brani molti legati al piacere di assistere ad un concerto». Musica sempre e comunque anche durante le ore di studio (fondamentale altrimenti non riesce a concentrarsi, ndr), l’attesa di una partita di pallavolo o quant’altro. «Ho 40 mila minuti l’anno di musica salvata nel mio Spotify, lo so una quantità esagerata». La musica la appassiona tantissimo ma in tutto questo non disdegna il fatto di andare all’arena di Verona con sua mamma per un’opera. «Mio papà non la porta e io la accompagno molto volentieri. E poi mi piace».

Da questo iniziamo a capire la voglia di vivere di Zek, di esperienze, di emozioni. E continuando scopriamo un altro lato della nostra centrale che vista la sua struttura fisica, non avremmo mai pensato. «Mi piace mangiare e so farlo anche bene ma cucinare sono un vero disastro. Per fortuna in casa mia c’è chi lo sa fare bene anzi benissimo. Amo la carne così come tutta la mia famiglia. Se diventassi vegetariana o vegana sarei sbattuta fuori (sorride Irene, ndr). Poi, mi piace invitare le amiche a casa mia: almeno due volte l’anno, tutta la squadra è presente a casa Zecchini».

Ci trasferiamo di ambiente e dalla cucina passiamo alla sala lettura dove Irene trascorre una parte del tempo libero. «Una vera passione, volley a parte è proprio leggere. Spazio tra romanzi e biografie mentre evito i gialli, non ce la faccio proprio». Amore per la lettura, abbastanza disgusto per la televisione per la quale non si metterebbe mai a guardarla. Meglio invece il cinema per riempire magari una spazietto di tempo libero. Ma veramente poco, «devo ammetterlo».

Infine ma non per ultimo, quello che possiamo definire la vera “life mission” di Zek: viaggiare. «Mamma mia, mi piace tantissimo e credo che questa sia la passione che vince su tutto il resto. Appena posso partirei. In altri periodi avrei già prenotato con le mie amiche per l’estate, ci piace la vacanza non sedentaria ma quella che ci permette di visitare il mondo. Se devo scegliere un viaggio su tutti, è Lisbona, 44 gradi sempre, zaino in spalla ma bellissimo. E poi, in quanto amante di baccalà era il mio paradiso a colazione, pranzo e cena. In questo momento però devo accantonarli, ora sono tutta pallavolo e università. Di certo, tutto quello che ho detto, lo rifarei a occhi chiusi».

Grazie “Zek” per esserti aperta a noi e averci permesso di conoscere le tue passioni. In conclusione, come sempre, FORZA VIRTUS!!

(Articolo a cura di Fulvio Feraboli)

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