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Virtus Biella / Prima Squadra  / Stefania Mo: «La nostra forza sarà il gruppo»

Stefania Mo: «La nostra forza sarà il gruppo»

L’opposto di coach Colombo tra passato e presente: «Il mio ritorno? È tutto bellissimo».

Come il remake di un bestseller di successo. Carico di emozioni già sulla copertina. Così si presenta la nuova avventura di Stefania Mo in maglia Virtus, intensa nonostante il mondo assopito dal Covid abbia cristallizzato anche i ritmi dello sport. A tutti i livelli. Stefania ha scelto Biella, la sua Città, e il Club nerofucsia che ritrova oggi in B1 ha scelto Stefania. Il suo opposto d’esperienza e qualità per un binomio già in copertina – appunto – vincente. “Certi amori non finiscono”, ci ricorda una famosa canzone, anche quando fanno “giri immensi”: «È tutto bellissimo, temevo solo lo stop – le sue parole nella prima intervista sui canali Virtus dopo il commento sulla nota ufficiale di fine giugno –. Ho iniziato a giocare a Chiavazza quando ero più giovane e poi sono arrivate molte evoluzioni: la partenza, il ritorno, un nuovo arrivederci… In questi cinque anni lontani da Biella sono cresciuta molto nella mentalità. Mi sono serviti tantissimo». L’entusiasmo di ritornare nella sua Città si è fatto sentire fin dal primo “nuovo” giorno al PalaSarselli: «Però – spiega Stefania – mi ha trasmesso maggiore “pressione” l’essere stata ferma per tanti mesi durante il lockdown. Sentirò di sicuro agitazione alla prima amichevole che giocheremo. Quello sarà il momento topico».

Sul parquet di Chiavazza ha ritrovato molti amici: «Mi sto trovando benissimo. Il gruppo è la forza grande di questa squadra, lo avevo già detto quando sono arrivata e ora lo confermo». Sull’agenda si sta avvicinando il primo impegno ufficiale in campionato, intanto la squadra continua la lunga fase di preparazione iniziata dopo il via libera post Covid: «Non è la prima volta che mi alleno così tanto, in passato ho affrontato mesi di lavoro anche più impegnativi, con sedute al mattino e sedute al pomeriggio. Ricordo con coach Colombo all’Asystel quando avevamo liberi solo il pomeriggio di sabato e la domenica. Sono quindi rodata. Da un mese a questa parte mi sembra addirittura bello allenarci così, non è intensivo come quando invece avevo l’età (sorride, ndr)».

Ripartire dal livello competitivo lasciato prima del lockdown non sarà operazione semplice: «Bisogna riprendere il gioco che si è perso in tutto questo tempo, adesso però ci alleniamo con la palla e quindi arriva il bello. Meglio così che fare solo piegamenti e lavorare con i pesi. Stiamo procedendo per gradi, step by step. Riprendere a bomba sarebbe controproducente e troppo lenti non andrebbe comunque bene. A un mese dal campionato, secondo me, stiamo seguendo l’iter corretto».