

Colombo: «La mia Virtus giovane ed esperta. Siamo un gruppo con ottime potenzialità»
Le parole del nuovo capo allenatore della Prochimica: «La preparazione è cambiata dopo il Covid».to al PalaSarselli.
Un mese a Biella, di lavoro e di ambientamento con un nuovo gruppo a disposizione, col quale è entrato fin da subito in totale sinergia. Coach Stefano Colombo ha ben chiare qualità e traguardi della sua Virtus: «Siamo una squadra con ottime potenzialità per ora inespresse. Mancano due mesi all’inizio del campionato, questo ci ha consentito di iniziare la preparazione in tranquillità. In questa seconda parte dobbiamo tirare le somme su ruoli, costruzione, approccio tattico alle gare e alle situazioni di gioco. Vedremo quanto riusciremo ad amalgamare l’esperienza di alcune giocatrici con la gioventù di altre, per mantenere una buon livello di allenamento».
Biella ha puntato su un mix di gioventù ed esperienza: «Se sono sorpreso? Assolutamente sì. Qualche ragazzina ha dimostrato di essere all’altezza e in altre ho notato un buon approccio ai pesi, aspetto che in passato è stato un po’ tralasciato. È un affaticamento che andremo a smaltire».
È uomo di campo coach Colombo, così passa subito agli aspetti strettamente tecnici: «Programmare una così lunga preparazione non è facile, anche perché di solito si va subito alla ricerca delle prime amichevoli. Ora non si ha l’obiettivo del sabato di confronto e non si hanno punti di riferimento. Fino ad oggi il fine settimana è libero e si può lavorare su sovraccarichi durante la seduta del venerdì, proprio per il doppio riposo. Non è semplice anche sotto il punto di vista psicologico, ma devo dire che le ragazze sono molto serie e a parte qualche piccolo acciacco fisico non hanno mai saltato un allenamento».
Colombo è da un mese a Biella e già si sente biellese d’adozione, anche se vive in un’altra città, Novara: «L’ambiente è molto positivo e la Società crede in tutto ciò che propone. Speriamo di riuscire a toglierci qualche soddisfazione, intanto per le ragazze perché se lo meritano. Biella e Novara non sono vicinissime. Devo ammettere che tornare a casa e cenare tutte le sere alle 23 è un po’ stancante, ma ho dentro me la speranza che tutto questo valga la pena. Ripeto, prima per le ottime ragazze che giocano alla Virtus, poi per il mio apporto: voglio essere utile alla Società e alla crescita del gruppo».