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Virtus Biella / Prima Squadra  / Il nostro Direttore Sportivo Elena Ubezio…a noi però piace continuare a chiamarla “Ube”

Il nostro Direttore Sportivo Elena Ubezio…a noi però piace continuare a chiamarla “Ube”

Il “primo incontro” ufficiale da Direttore Sportivo e Team Manager è semplicemente fantastico. Elena “Ube” Ubezio siede al tavolo della segreteria negli uffici Prochimica Virtus Biella, al PalaSarselli. Entriamo e veniamo avvolti dal suo sorriso, dal viso raggiante di una bimba che ha appena ricevuto un bellissimo regalo. La conosciamo da quasi tre stagioni, due sul parquet di Chiavazza, uno sulle tribune come commentatrice televisiva o tifosa dei nostri colori.

Ma questa volta è qualcosa di diverso, di magico. Elena Ubezio riesce a trasmetterci la sua carica emozionale anche a distanza, visto il post emergenza che stiamo vivendo. E’ strano come certi amori nascano in poco tempo, in fondo solo due stagioni e neanche intere insieme alla famiglia Virtus, sono bastate per creare un feeling indissolubile tra l’ex giocatrice e tutto l’ambiente. Ci ha salutato due volte, ufficialmente, ma in cuor suo «è stato solo per il gusto di tornarci. Così per la terza volta sono approdata a Chiavazza e per questo sono entusiasta, fina dal primo momento, dalla telefonata inaspettata del Presidente Nicolò Pizzato. E’ stato talmente tutto repentino che ancora adesso l’adrenalina è altissima» confida Ubezio.

Un arrivo a Biella inaspettato, neanche i pensieri più lontani potevano sussurrare questo nuovo incarico. «Certamente – precisa il neo Direttore Sportivo –, la scelta del Presidente di non proseguire con la precedente gestione ha fatto sì che io potessi subentrare in questo posto. Ne approfitto per riconoscere la bontà del lavoro svolto di Franco Vecco Garda, fatto a suo modo nei tre anni passati. Il mio sarà diverso ma non vuol dire che ne esista uno giusto e uno sbagliato, siamo due persone diverse e gli approcci saranno inevitabilmente non uguali. Franco è la persona che mi ha portato e riportato alla Virtus: per lui tanta riconoscenza per quello che mi ha fatto vivere da giocatrice e per l’attaccamento a questa società».

E già, alcune alchimie nascono spontaneamente, a certi amori non si riesce a dare spiegazioni razionali. «Infatti non mi capacito questo attaccamento alla Virtus – continua Ubezio –, non so il perché sono così appassionata a Biella. E’ una chimica nata da subito, grazie alle situazioni di squadra, alle ragazze, ai risultati ottenuti ma non scontati. La voglia di mettermi in gioco dietro la scrivania è figlia di quello che ho visto e vissuto dal parquet, del reale valore del Biella società. Ho sempre sostenuto questa fatto come straordinario e come afferma coach Stefano Colombo, in regione, nel campionato di serie B, non esistono club che possono competere con la Virtus, pur essendo una realtà molto piccola».

Poi Ubezio si lascia trasportare dall’amarcord e si ricollega all’ultima sua intervista appena raggiunta la Promozione in B1. «Non l’ho mai più risentita – prosegue la ds nerofucsia – ma nonostante i momenti concitati, ricordo benissimo le mie parole nelle quali affermavo che in una vittoria del genere si è tutti protagonisti e non mi riferivo alla sola squadra ma a tutto ciò che racchiude il mondo Virtus, dalla bimba più piccola del minivolley che è venuta con i genitori a vedere le partite, ai tifosi presenti tutti i sabati sera, a quelli che seguono i risultati sui social, in tv, sui giornali. Tutti coloro che in qualche modo, seguendoci, hanno fatto sì che questo successo fosse condiviso da tutti, a partire dallo staff dirigenziale capace di aver creato un contorno meraviglioso. Questo lo avevo percepito allora e questo mi ha portato ad essere qui in questo momento».

Alle attrazioni, ai feeling è difficile dire “no” e per questo Ubezio chiede «scusa alla San Giacomo» che l’aveva contattata per entrare nello staff tecnico per allenare. «Ho iniziato a giocare quando ero ragazzina – dice ancora –. Stanno portando avanti un bellissimo progetto con personaggi di spicco. Ho rinunciato a malincuore per venire alla Virtus e provare a portate avanti questo nuovo incarico. Mi è costata tanta fatica dire no a loro ma so che capiranno».

Le giocatrici riabbracciano quindi la loro ex compagna di squadra, si riunisce più forte di prima il gruppo delle «Amiche della pizza». Un rapporto che potrebbe incontrare difficoltà ma sul quale Ubezio è ferma nelle sue dichiarazioni: «Non mi preoccupo più di tanto, già negli anni scorsi, essendo un’allenatrice, era presente la mia personale visione di gioco e capivo alcune scelte del club, cosa che nel micro mondo dello spogliatoio non si capiscono perché non vissute. Quest’anno so che ci sarà questa differenza con le ragazze esperte ma la vivo serenamente. Ieri con il colloquio con il gruppo storico della squadra lo stupore nei loro occhi quando mi hanno vista è stato positivo e alcuni sguardi lasciavano intuire al ‘ma come non ci hai detto niente…’. Ho semplicemente detto loro che questo faceva capire la professionalità con la quale mi sono presentata in questo nuovo ruolo. Bisognerà scindere il discorso ma le ‘amiche della pizza’ rimarranno assolutamente, fuori dal campo, anche col mio nuovo ruolo nella società».

Cambiano i tasselli del puzzle ma per noi resta sempre la Ube e non ce ne voglia se continueremo a chiamarla così perché certe alchimie non si cancellano con un cambio di ruolo. L’importante in fondo è il saper mantenere il giusto rispetto delle parti. «Ai tifosi – conclude Ube – dico che sicuramente nella prossima stagione sarà sempre un piacere venire a vedere la Virtus così come far parte della calda atmosfera che si crea sempre. Personalmente non mi immagino la mia prima al PalaSarselli ma sicuramente sarà vissuta con grandissima emozione. Ora sono solo adrenalinica per questo incarico, ho fiducia nel Presidente, sono entusiasta di lavorare con Stefano Colombo per la prima squadra e per il settore giovanile. E’ la persona giusta per il nostro ambiente».